La vita di Antonio Salvatore è sempre girata attorno ai fornelli. Sin bambino, nella sua casa di Guardia Perticara, un piccolo borgo medievale in provincia di Potenza, entra in contatto con la verace cucina italiana e con tutta la sua genuinità. Grazie agli insegnamenti famigliari impara a riconoscere gli elementi di orto e giardino, a coltivarli con cura e, in ultimo, a preparare i grandi piatti della tradizione con essi, in quello che si può considerare a tutti gli effetti un microcosmo autosufficiente. La filosofia dello chef è fortemente ancorata alle radici territoriali del Sud Italia, ed è proprio questo territorio che lo ha reso chi è oggi.
Crescendo, a soli 12 anni, lo chef inizia a lavorare nei ristoranti della provincia di Potenza e a 14 anni comincia a frequentare l’istituto alberghiero. Mentre studia i fondamenti e le basi della cucina, nel corso delle estati perfeziona le sue capacità tecniche lavorando nelle cucine d’Italia. La sua operosità e la sua passione per il cibo sono entrambi prodotti del suo studio e dell’educazione culinaria che ha sviluppato all’interno del nucleo famigliare.
Antonio Salvatore continua il suo viaggio culinario esportando all’estero una cucina italiana estremamente delicata e raffinata. Accresce il suo bagaglio di esperienze nei ristoranti di Londra e delle Isole Canarie, a El Chaflán di Juan Pablo Felipe a Madrid e al Semifreddo-Mulinazzo di Mosca, città in cui ha lavorato come chef per l’Ambasciata italiana.
Desideroso di dar vita a un proprio progetto in cui esprimere creatività ed inventiva, nel 2016 è nominato Executive Chef Patron al Rampoldi di Monte-Carlo. Coniugando l’approccio più tradizionale della cucina del Rampoldi – che vuole comunque essere raffinata e di classe – chef Salvatore mostra la sua passione per l’haute cuisine e il fine dining con La Table d’Antonio Salvatore, ristorante aperto nel 2020. Dopo soli quattro mesi dalla sua apertura, nel 2021 riceve il prestigioso riconoscimento della Stella Michelin. Il traguardo rappresenta un importantissimo passo nella sua carriera sempre in evoluzione. Tuttavia, Salvatore non si occupa solo di cucina, ma anche di ristorazione e del relativo business. A testimonianza di ciò, una nuova sfida si è aperta per lo chef e il suo staff: esportare la vita monegasca nella Grande Mela. La metropoli ad oggi ospita Casa Limone, Atlantic Grill e l’ultimo arrivato: Rampoldi New York.
Eleganza, autenticità, semplicità, rispetto e valorizzazione dei prodotti locali sono i leitmotiv della cucina dello chef, supportata da una fitta rete di produttori locali. La chiave del successo di Antonio Salvatore si trova in questi valori: gli stessi che aveva quando era un bambino, gli stessi che lo hanno circondato durante tutto il corso della sua vita.
